Monday 12 May 2008

Il raccolto

Nel buio mi strappano pezzi: un braccio, una gamba, la testa, mi lasciano svuotato inutile. Sempre pezzi mai l’intero, mi succhiano il pensiero inaridendo un pozzo già secco, si muovono sul corpo con intento avido e schifosità genuina ad ottenere ciò che serve. Mani diverse, tutte in ricerca di qualcosa che non so. Mi strappo i cappelli, i vestiti, il cuore per donare forse un aiuto ma niente serve, ci vuole altro. Non vedo oltre i polsi in questo buio, le facce sono nascoste, i corpi forse si muovono, i riflessi sono assorbiti.
Però non scompaio mai e non scomparirò, perché una mano diversa c’è, tesa: dispiegata in avanti mi offre un’alternativa, dove aggrapparmi. Sento una voce emanarci, sconvolge la mia cecità, nelle parole imparo a riconoscere il viso. Sarà emozione, sarà sentimento: è anche ragione. Sei tu.

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