Wednesday 21 May 2008

(Tuo) Semiologo delle arti

Le domande come si fanno qui mi preoccupano, perché mi sembrano vuote. Una domanda non dovrebbe essere uno spunto per una riflessione, ma contenere in se stessa l’indicazione per una risposta. Se il filo diretto tra domanda e risposta s’incrina, com’è possibile costruire un senso comunicativo? Non capisco molte cose, ma questa mi sembra pericolosa, perché è un indicatore chiaro di una cultura che si è imbattuta in una spaventosa spirale regressiva. La costruzione di analisi e di senso non è un vuoto sul quale dipingere, ma uno scopo ben preciso. Dove non è raggiunto, si deve dichiarare il fallimento. E se qualcuno ha fallito, non resta altro che andarsene e cambiare mestiere, però non lo vedo succedere. Mannaggia a Sartre e il sistema che ha prodotto.

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