Friday 30 May 2008

Ritorno a una terra straniera

Tornare nei luoghi può provocare slittamenti se la prospettiva è cambiata. Vado a Verona, una volta per me era un viaggio verso il sud del mondo, verso una terra che sembrava racchiudere delle tradizioni che potevano valere qualcosa. La lingua era grezza e le persone ambiguamente genuine, non ne capivo tanto. Col tempo poco a poco ho smesso di andarci e ora non so cosa potrebbe rappresentare: è una casa, un ricordo? La mia famiglia, la mia storia come c'entra? E forse sono triste perché non ci vado per scoprire nessuna di queste cose, ne sinceramente ci vado per farlo da tanto tempo. Però la tristezza è ingannevole, perché al suo cuore c'è una riflessione e il seme di quel pensiero è la felicità più assoluta. Livelli costruiti su livelli, che da decostruire ci distruggiamo quotidianamente, oppure studiamo per vite, ma io lo so già qual è la base, quali sono le particelle elementari sulle quali il mio io è costruito. Certo ci sarà sempre un altro livello sotto quelle ma non mi importa, io mi godo la mia felicità.

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