Wednesday 4 June 2008

Libertà

Essere liberi e indipendenti, come lo vorremmo essere tutti sembra continuamente una chimera. Ma può forse essere che poniamo le questioni in modo sbagliato? Ci viene continuamente proposto dai piccolo pensatori che vogliono fare gli intellettuali o i letterati a turno che è una questione di rotture, di slegarsi, di abbandono, ma non potrebbe essere una questione di fedeltà? Fedeltà a noi stessi, alle nostre idee e anche al nostro passato. Non alle istituzioni, che sono i cimiteri del pensiero, ma alle idee che ci stanno dietro e dentro di noi. Sono indipendente solo quando metto in mostra chi e cosa sono, a tutti, forse con vergogna, ma anche con un pizzico di orgoglio. Deve essere questa la mia strada, non posso essere sleale, non posso pensare che non sarò compreso, che devo abbassare il mio livello. Gli altri non sono a un livello inferiore, ma così facendo rischio che lo diventino. Essere libero e indipendente deve significare la fedeltà alle proprie scelte, non nascondermi dietro il vuoto del rifiuto continuo e della negazione di me stesso. Se no che senso può avere la cultura, se non credo nemmeno nelle idee?

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